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Report: il primo semestre 2024 a Firenze

Cosa ci raccontano i numeri del primo semestre a Firenze?

Abbiamo raccolto un po’ di informazioni dalle banche dati e dai numeri aggregati delle strutture che seguiamo a Firenze. Ecco un report che speriamo possa esserti utile.

In questo articolo:

Andamento di offerta / domanda

Innanzitutto la crescita dell’offerta ed il calo del REVPAR sono i due elementi che hanno caratterizzato più fortemente questo periodo.

Dal 2023 gli annunci online a Firenze sono cresciuti del 19% in media, e del 30% rispetto al 2022.

Febbraio, marzo e aprile hanno segnato i valori più alti di crescita percentuale, come era ovvio visto che coincidono con il momento dell’acquisizione di nuove strutture da parte dei property manager. La stagione della caccia riaprirà poi a fine stagione, come sappiamo!

L’occupazione ha avuto quindi un rallentamento, in media un 8-10%, e un lieve calo è anche in corso sulla lunghezza di soggiorno (scende in media del 5%) e sull’anticipo di prenotazione.

Ricavi medi e RevPar

A livello di ricavo medio, la crescita del 2023 è continuata anche nei primi mesi dell’anno fino ad aprile, per poi attestarsi in maggio e giugno sotto ai livelli del 2023, con giugno che ne ha risentito di più di maggio (-7%).

Il RevPar fino ad aprile è rimasto sostanzialmente vicino al 2023 mentre maggio e giugno lo vedono molto più negativo (giugno -12%) nella comparazione con l’anno scorso.

Sembrerebbe che l’aumento di offerta abbia trovato e forse superato il punto di “equilibrio” con il mercato, cosa che però non rende felici coloro che speravano in una ulteriore crescita della domanda e/o dei fatturati…

O che non stanno considerando l’onda speculativa che è dietro ad una parte delle nuove acquisizioni di appartamenti devoluti agli affitti brevi.

Strategie Full Price e risultati ottenuti

Nel complesso, il nostro lavoro sulle nostre strutture a Firenze ha portato un aumento del fatturato 2024, rispetto allo stesso semestre del 2023, principalmente agendo sull’occupazione e tariffe medie più aggressive, ma con una media percentuale del 3% e con diversità anche significative tra i risultati delle strutture gestite.

Giugno ha richiesto un lavoro estensivo per recuperare il basso impatto degli eventi previsti, che normalmente avrebbero compensato con tariffe medie di rilievo, e un meteo non sempre premiante per lavorare il last minute…

Inoltre abbiamo cercato di sostenere il lavoro sulla qualità e ci siamo resi disponibili per aiutare con risposte a recensioni e miglioramento del servizio al cliente, cosa che riteniamo possa fare la differenza nei mesi a venire.

Da una prima valutazione, infatti, i mesi da luglio a dicembre non dovrebbero vedere percentuali migliorative rispetto al 2023, anzi… È quindi importante che si “faccia legna per l’inverno” ovvero che ci si impegni per distinguersi da chi lavora in maniera approssimativa e si affilino i calcoli dei costi – non consigliamo di tagliare sulla qualità, ma piuttosto di investire su di essa, per poter uscire nel 2025 con elementi che differenzino o distacchino dall’offerta generale.

Conclusioni

L’opinione di Full Price su tutto questo è che è sempre più determinante che chiunque voglia gestire strutture nel campo extralberghiero lo faccia in maniera professionale, per evitare reazioni emotive che rischiano nel tempo di danneggiare il mercato (dumping, cattiva gestione del servizio, e così via).

L’aumento della domanda dovrebbe secondo noi poter essere stimolato da un miglioramento del servizio nel settore extralberghiero, senza sfociare in immediate tariffe più alte, per poter attrarre un maggiore volume di viaggiatori. Questo richiede anche un nuovo livello di collaborazione, o di consapevolezza dell’insieme che i property manager e i proprietari di case possono sviluppare per rendere il mercato dell’ospitalità fiorentina extralberghiera ancora più attrattivo e magnetico.

Se vuoi approfondire l’argomento o richiedere una consulenza, contattaci.

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