Da qualche anno si sente molto parlare di open pricing, una strategia di determinazione del prezzo che si basa su vari fattori e può cambiare nel tempo.
Strategia che viene scelta da molti perché può aiutare una struttura a massimizzare i propri introiti.
Nel revenue management turistico, sono due i modi in cui possiamo parlare di open pricing: open pricing semplice e open pricing fra tipologie.
Vediamoli insieme entrambi.
Open pricing.
L’open pricing è una strategia di determinazione dei prezzi che permette di offrire prezzi diversi per lo stesso prodotto o servizio.
Ma su cosa si basa questa determinazione?
Sono molte le variabili da tenere di conto, tra cui le caratteristiche, il periodo preso in considerazione, il tempo di prenotazione, eccetera.
Detta in parole povere, con la strategia di open pricing possiamo variare i prezzi in funzione della della domanda e dell’offerta, così da massimizzare i profitti e soddisfare i bisogni dei clienti.
L’open pricing è particolarmente diffuso nell’industria turistica, poiché la domanda ha molta variabilità in base alla stagione, agli eventi locali o ad altre circostanze esterne.
Ad esempio le strutture possono offrire prezzi più elevati durante i periodi di alta stagione, ma anche ridurre i prezzi in caso di bassa occupazione o per stimolare le prenotazioni anticipate.
Tra i vari pro che questa strategia ha, uno specifico è quello di poter massimizzare il valore della struttura, e quindi gli introiti per gli operatori turistici, grazie a questa variabilità di scelta di pricing.
Open pricing tra tipologie.
L’open pricing tra tipologie è una variabile dell’open pricing in cui la strategia di determinazione dei prezzi si basa sulla differente tipologia di alloggio all’interno di una struttura ricettiva.
Questa strategia implica la possibilità di offrire prezzi differenti in base alle caratteristiche dei vari spazi.
Sempre basandosi su un’analisi della domanda e dell’offerta, possiamo variare il prezzo in base, per esempio, alla grandezza, alla vista, alla posizione, all’arredamento, non legandosi necessariamente al valore oggettivo delle stesse caratteristiche.
Rispetto alla sua versione “classica”, quella tra tipologie è particolarmente utile per massimizzare i ricavi delle strutture ricettive, poiché permette di differenziare i prezzi in base alle preferenze dei clienti e alla domanda per le diverse tipologie, massimizzando l’aderenza alle preferenze del mercato.
Per fare un esempio concreto, una struttura che solitamente offre un prezzo più elevato per le camere con vista mare o per le suite di lusso, rispetto alle camere standard o alle camere senza vista, potrebbe trovarsi nella situazione in cui sia conveniente procedere in maniera completamente opposta, aumentando dunque il prezzo delle camere senza vista rispetto a quelle con vista.
Questo può capitare quando le camere di più alto valore non vengono scelte dal mercato per una serie di motivi (periodi in cui viaggiano clienti particolarmente sensibili al prezzo, strategie tariffarie errate in partenza, riduzione della reputazione sugli alloggi di pregio o crescita su quelli meno di valore).
Qual è dunque la strategia migliore per la struttura?
Quella di massimizzare i ricavi ottimizzando il tasso di occupazione delle camere di alto valore, lavorando sul prezzo medio di quelle più scelte in quel frangente e riservando, eventualmente, upgrade gratuiti sia per il cliente che per la struttura stessa.
Questa strategia va bene per chiunque?
Per quanto la strategia di open pricing sia ottimale nella maggior parte dei casi, dobbiamo partire dalla consapevolezza che non si può applicare per ogni struttura.
Mentre, infatti, per alloggi come gli appartamenti è una strategia che possiamo sempre scegliere, nel caso di strutture come agriturismi e B&B ogni situazione va valutata singolarmente in base a vari fattori, che vanno ben pesati prima di decidere la strategia di pricing.
Proprio per questo noi di Full Price siamo qui per aiutarti a capire se questa strategia è la migliore per la tua realtà.
Ma ora la parola a te: che ne pensi dell’open pricing? L’hai mai utilizzata? Credi che sia la giusta direzione per il tuo business?
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E come sempre… Buon Revenue!